L’Italia torna all’Expo di Osaka con il Padiglione 2025, a cinquantacinque anni dall’edizione storica del 1970, quando progettisti come Sacripanti e Sergio Brusa Pasquè parteciparono al concorso nazionale. Allora, l’architettura italiana sfidava il contesto internazionale con un linguaggio sperimentale, mentre oggi il Padiglione firmato da Mario Cucinella Architects risponde alla sfida globale “Progettare la società futura per le nostre vite” con un approccio sostenibile e immersivo.
L’Expo 1970 rappresentò un laboratorio internazionale, dove il concorso nazionale selezionò progetti di avanguardia. Sergio Brusa Pasquè, del Varesotto, vinse con una proposta che combinava modularità e leggerezza strutturale, mentre Sacripanti portava un linguaggio più poetico e scultoreo, anticipando temi di interazione tra spazio e visitatore. Il Padiglione effettivamente realizzato da Brusa Pasquè a Osaka esprimeva chiaramente il connubio tra sperimentazione tecnologica e linguaggio contemporaneo, con una forte attenzione alla fruibilità e al messaggio culturale.
Il Padiglione Italia 2025, sotto la direzione di Mario Cucinella, raccoglie questa eredità storica reinterpretandola in chiave sostenibile e narrativa. La struttura principale si distingue per l’uso innovativo di materiali a basso impatto ambientale e soluzioni architettoniche modulari, con installazioni curate da artisti italiani e designer contemporanei, ciascuna concepita per stimolare un dialogo tra innovazione tecnologica e cultura italiana. La risposta architettonica al tema dell’Expo combina trasparenza, leggerezza e flessibilità, consentendo una fruizione immersiva che rende il visitatore parte del racconto.
Il confronto tra le due edizioni dell’Expo mostra come l’architettura italiana mantenga una continuità di valori: sperimentazione, qualità progettuale e capacità di comunicare la cultura nazionale attraverso lo spazio. Tuttavia, il contesto attuale richiede un’attenzione particolare alla sostenibilità e alla digitalizzazione, aspetti che nel 1970 erano solo accennati. Il progetto di Cucinella si pone quindi come ponte tra tradizione e futuro, incarnando una visione critica e pragmatica della progettazione architettonica italiana nel mondo.
In questa prospettiva, lo studio di architettura Roma continua a interpretare il ruolo di osservatore critico e facilitatore della cultura progettuale, analizzando le sfide di oggi e di domani in termini di progettazione, riqualificazione e innovazione. Osservare i Padiglioni Expo significa comprendere come architettura, sostenibilità e comunicazione culturale possano dialogare, offrendo strumenti di riflessione e spunti progettuali anche per il contesto urbano e le pratiche di ristrutturazione italiane.
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Expo Osaka 2025 – Padiglioni e progetti
Mario Cucinella Architects – Padiglione Italia Expo 2025
Archivio storico Expo Osaka 1970